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Libro

Italiano V [PROGRAMMA]

16. IL CREPUSCOLARISMO

 

Il primo Novecento può essere visto come un periodo di forte rinnovamento artistico-culturale, caratterizzato da un evidente sfaldamento dei generi letterari e da una rilevante predisposizione degli autori dellepoca a provare nuovi stili ed espressioni linguistiche. In ambito letterario si può evidenziare come la lirica venga privata dalla metrica e dalla rima: il verso diventa libero, adattandosi alla personalità individualista del poeta, elemento distintivo della cultura del tempo; prosa e lirica sono portatrici dello stesso significato e si confondono, tendendo entrambe alla brevità e allessenzialità; infine lanalogia, evoluzionedelle corrispondenze di Baudelaire, regola il rapporto tra espressione artistica e realtà. Tra le nuove correnti letterarie, se così possono essere definite, spiccano il crepuscolarismo e le avanguardie del futurismo, dadaismo e surrealismo. Antonio Borghese definisce nel 1909 il crepuscolarismo come la voce di una gloriosa poesia che si spegne: i poeti di questo orientamento, che non hanno più niente da esporre e di accontentano di un mondo provinciale, rappresentano la caduta del messaggio poetico. Gozzano, uno dei maggiori esponenti italiani insieme a Moretti, Palazzeschi e Corazzini, è il fautore di un atteggiamento ironico con cui prende il distacco dalle cose di cui parla e che può essere ricercato nella sua opera Totò Merumeni; qui il protagonista si contrappone agli esteti e gli elementi che via via vengono introdotti ci danno la visione completa della società “mortacriticata dallautore: lindolenza, linettitudine, la contrapposizione tra la grandezza del tempo passato e la povertà del presente, la mancata volontà di mescolarsi alla società, lapatia verso i forti sentimenti e il fluire del tempo che porta ad uno stato di tedioso adattamento. Per quanto riguarda le avanguardie, il loro elemento distinguente, come ha osservato Edoardo Sanguineti, è il voler risultare incomprensibili per la gente comune; difatti nel futurismo abbiamo lintroduzione di nuovo uso della parola il cui significato diventa allusivo ed evocatore, permettendole di essere autonoma rispetto alla rappresentazione della realtà. I forti temi del futurismo quali la ribellione, lidea della velocità e dellera meccanica quindi la dissacrazione del passato e dellarte classica, la visione violenta della poesia, il disprezzo per la donna, lesaltazione della città e la critica di ogni luogo di cultura (musei,biblioteche e accademie), vengono presentati attraverso forme ben precise, esplicate nel Manifesto tecnico della letteratura futuristadi Martinetti: le innovative espressioni letterarie sottolineano la totale mancanza di gerarchia tra gli oggetti in vista di un abbattimento della razionalità, utile per giungere allintuizione della materia. Ed è qui che lideale futurista di distruggere la sintassi tradizionale prende forma abolendo i segni di interpunzione in favore dei simboli matematici e musicali, luso dellanalogia e del doppio sostantivo, il verbo impiegato allinfinito per indicare la continuità, la forma grafica delle parole che stimola tutti i sensi e non dona solo unimmagine mentale e, per mettere in risalto ancora una volta lidea del disordine, troviamo la tecnica della distribuzione delle parole a caso. Questultimo elemento viene recuperato nella poetica del Surrealismo: questavanguardia giustifica nellinterpretazione freudiana le componenti assurde ed irrazionali del Dadaismo, che simponeva di riprendere i modi di parlare illogici del bambino proponendo la parola dadà” come esponente della volontà di una rottura estrema con la vita e la grafica tradizionale. Nel Manifesto al surrealismodi Breton notiamo limportanza che viene attribuita al sogno e la correlazione tra questo momento sottovalutato dalluomo e la scrittura automatica (tecnica che prevede la stesura di tutte le immagini che sovvengono alla mente) che rispecchia il linguaggio assurdo e caotico dellinteriorità-inconscio. Nel surrealismo non esiste il controllo della ragione, prevalsa dal pensiero, e i criteri tradizionali cadono: tutto si fonda su una realtà superiore e sulle associazioni irrazionali. Il risultato è una nuova manifestazione culturale contraddistinta dal pensiero parlato, che identifica il sogno come possibile mezzo per risolvere i problemi della vita, e allo stesso tempo incarna una delle nuove tecniche letterarie che hanno variegato la prima metà del Novecento, consacrandola alla storia come il periodo più camaleontico della letteratura moderna.

 

 

MATERIALI

http://www.treccani.it/enciclopedia/crepuscolarismo/

https://www.youtube.com/watch?v=fdvozfAKifg